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La Roma attende il Bologna, Spalletti: "Totti lo tratto come un calciatore vero. Come pochi fanno"

L'allenatore giallorosso in conferenza stampa: "Bisogna stare attenti al Bologna, visto che è la squadra che ha fermato il filotto della Juventus".

La Roma attende il Bologna, Spalletti: "Totti lo tratto come un calciatore vero. Come pochi fanno"
Luciano Spalletti, asRoma
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Di Arianna Radice

Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di domani sera tra Roma e Bologna. Attenzione alla squadra rossoblu, una delle poche ad aver fermato la capolista Juventus: "Va messa in evidenza la bravura di Donadoni. Persona seria che sa trasferire alla squadra tutta la sua qualità e carattere che aveva da calciatore. Per riuscire da quella zona dove erano finiti bisogna saper insegnare calcio e dare una traccia a quello che è il lavoro della squadra sul campo. Il calo di ora è la conseguenza della sua bravura e di quello che ha fatto vedere prima, i giocatori si sentivano già salvi ed ora invece bisogna rifare qualcosa e proprio per la tranquillità che hanno potrebbe essere una partita insidiosa. I miei calciatori non affronteranno la partita non dando il massimo, sapranno tirare fuori tutte le qualità e se l’avversario dovesse essere più bravo ne prenderemo atto. lI Bologna è l’unica squadra che ha interrotto la corsa della Juventus, quindi orecchi dritti."

Vincere domani per consolidare il terzo posto e continuare la rincorsa al Napoli secondo, senza Higuain per quattro giornate: "Da uomo di sport Higuain è un giocatore fenomenale. Penso altrettanto che se ha fatto numeri del genere è merito di un collettivo che ha proposto un grande gioco di squadra che gli ha messo a disposizione delle occasioni importanti. In entrambi i modi, con lui o senza di lui, sarà difficile giocare col Napoli. Ma prima abbiamo altre tre partite, e dobbiamo stare attenti a prendere in considerazione tutte le cose che ci passano davanti e a mettere tutte le forze che abbiamo per affrontare il Bologna". Mercato e futuro: "Io blindo me stesso- ha dichiarato il tecnico giallorosso- all’attenzione delle partite che ci rimangono. Devo parlare di questo e basta. Sabatini ha un altro ruolo che fa bene in maniera egregia e splendida, lui deve confrontarsi per farsi trovare pronto al momento giusto. Mi facilitate la vita a parlare di mercato perché pensavo che cercavate di entrare dentro lo spogliatoio parlando di un litigio fra me e Sabatini in cui mi tirava un pacchetto di sigarette. E andando anche più in là, dove mi son sentito colpito da un pacchetto di sigarette e l'ho vista brutta, menomale che era vuoto, le aveva fumate tutte. Di quello sarebbe stato più difficile parlare". 

Situazione infortunati: "Oggi dovrebbero essere tutti in gruppo. Gyomber e Vainqueur sono rientrati, poi Rudiger ha sofferto di ascesso ma è apposto. De Rossi ha sofferto alla schiena ma è apposto, è tutto sotto controllo". Spalletti poi si è soffermato sui singoli, Strootman: "Sta sempre meglio, ogni volta che si va dentro mette un pezzettino di qualità e spessore di uomo e di calciatore a nostra disposizione. Gli mancano un po’ di partite giocate nella velocità e nell’intensità. Sono convinto che quando lo userò lui si farà trovare pronto o sulla strada della sua completa guarigione"De Rossi: "Bisogna tener conto della condizione generale dei calciatori e di quello che hanno fatto. In panchina ci sono calciatori che stanno facendo vedere le loro qualità per essere dentro al momento della Roma, Momento che non prevede soltanto che quelli che vengono scelti facciano la loro parte, ma anche che gli altri gli aiutino a lottare per essere scelti e evidenziare durante gli allenamenti un livello eccezionale. C’è Keita che sta facendo bene, c’è anche Strootman e Daniele. Da un posto di vista mio un vantaggio e mi crea difficoltà su chi scegliere. Sono tre giocatori che possono anche essere interessati per lo stesso ruolo." 

Spalletti ne ha proprio per tutti, Dzeko: "Da un mio punto di vista non sussiste se fare attacco leggero o pesante, cercherò di far venire fuori un collettivo e la Roma lo sta facendo sia con lui che senza. Quello che fa la differenza è il pensiero dell’allenatore e dei dettagli che sarebbero perseguiti. Non c’è dualismo, bisogna far riuscire a far funzionare entrambi, la Juventus ne ha tre di attaccanti ed è riuscita a farli funzionare tutti e tre. Se ottieni il 70% da tre calciatori riesci ad andare avanti, perché all’interno di un campionato devi calare un po’ di forma e puoi trovare delle difficoltà". Infine Francesco Totti: "C’è anche quello che non ti viene a fare la battuta e ti guarda diversamente, ma non è il caso di Francesco. C’è voglia di tirare fuori fiducia, io cerco di tirare tutti dentro e fare il bene della Roma. Io Totti lo tratto come un calciatore vero e sono uno dei pochi. Io lo scelgo se ha più o meno possibilità di un altro, qui invece si fa differentemente sembra che va scelto a prescindere. Potrà essere il primo riferimento dello staff o vicepresidente, in una maniera o nell’altra ci guiderà lo stesso. Ha il carisma dettato dalla storia. Molti giocatori giocano di prima, ha bisogno di inserimenti e della squadra per tirar fuori le qualità. Chi gioca di prima o restituisce o gioca di fianco, lui invece da seguito ai palloni che tocca. Totti può fare quello che vuole in futuro. Io posso avere il ruolo che vi pare, tutti e due correremo nella stessa direzione per fare i risultati migliori. Rimanendo a quello che è il momento tengo in considerazione tutto, ad esempio l’altro ieri non si è allenato e ieri si è fermato a metà allenamento. Io gli voglio bene, chi gli dice che è bello è bravo con gli occhi azzurri non gli vuole il bene che gli voglio io, perché gli dice quello che non è vero".