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Roma, milioni di buoni motivi per approdare ai gironi di Champions

Gara di ritorno per la Roma, forte dell'1-1 maturato al Do Dragao. Out Florenzi e forse Paredes, senza Vermaelen l'aiuto al recuperato Manolas arriva da J.Jesus.

Roma, milioni di buoni motivi per approdare ai gironi di Champions
Roma, milioni di buoni motivi per approdare ai gironi di Champions
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Di Paolo Brescia

Una qualificazione dovuta. O quantomeno, da afferrare per milioni di buoni motivi. Soldi, obiettivi stagionali da incasellare e molte giuste aspettative. Terzo match ufficiale in stagione per la Roma, che sfida nella gara di ritorno il Porto di Espirito Santo dopo l'1-1 del Do Dragao. Un match non facile eppure concluso con un risultato più che positivo per Spalletti, ma ora la replica attesa dovrà essere di tutto un altro colore, fermo restando che un pari a reti bianche porterebbe comunque la Roma lì dove deve stare, ai gironi di Champions (sorteggio giovedì H 18). Ed ecco che stasera s'accende ancora, dopo l'esordio di sabato, l'Olimpico (qualche spettatore in più della gara di A, per un numero che si aggirerà al più intorno ai 33000 tagliandi) a spingere una squadra forte dei propri mezzi, anche se in apprensione per i non pochi guai fisici dei suoi.

I NUMERI DEL MATCH

Oltre al precedente di mercoledì (ma al Do Dragao), finito 1-1 appunto, c'è un match, blando, giocato proprio all'Olimpico tra Roma e Porto. Uno 0-0 della stagione 1981/1982 che sommato al ko subìto dalla Roma in trasferta buttò fuori i giallorossi. Oggi, come anticipato, quel pari terrebbe in campo proprio i capitolini, ai danni dei lusitani.

Sono 13 le partite disputate dalla Roma contro squadre portoghesi, con un bilancio che consta di 5 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte; ben 27, invece, le esperienze del Porto con squadre italiane, con un bilancio che conta 7 vittorie, 9 pareggi e 11 sconfitte.

Per la Roma si tratta del primo spareggio in assoluto in Champions League, dopo i due disputati in Europa League contro Kosice e Slovan Bratislava. Il Porto ne ha invece già affrontato uno, nell'edizione 2014/2015 della competizione, contro il Lille, passando il turno.

LA CHIAVE

Il dominio territoriale che sembra essere la chiave di questo avvio d'anno romanista è frutto di un gioco sostanzialmente simile a quello della scorsa stagione, ma con qualche decisivo cambio d'interprete: Strootman esegue il compito Spallettiano della “molla”, che- incastrata tra difesa e attacco- provoca danni con le fulminee ripartenze e con una costante ricerca del pallone. Non a caso, nel match contro l'Udinese, la Roma ha tenuto palla per il 73% del tempo. Il Porto dovrà scoprirsi alla ricerca del decisivo gol, ma Spalletti sa bene che aspettare gli avversari e farsi schiacciare sarebbe deleterio, ragion per cui i versanti destro e sinistro del campo saranno i più arati, con la Roma che cercherà di far transitare meno possibile il pallone per vie orizzontali. Il lavoro di Dzeko per la squadra dovrà trasformarsi anche nella capacità di andare maggiormente al tiro rispetto ai tentativi di questi 180' in qui trascorsi in stagione. Infine, il rientro di De Rossi garantirà maggiore equilibrio e baricentro basso qualora il punteggio dovesse mettersi molto bene per la squadra di casa.

PROBABILI FORMAZIONI

ROMA (4-2-3-1): Szczesny; Bruno Peres, Manolas, Juan Jesus, Emerson; Strootman, De Rossi; Salah, Nainggolan, Perotti; Dzeko. Allenatore: Spalletti

PORTO (4-3-3): Casillas; M. Pereira, Felipe, Marcano, Layun; Herrera, Danilo, André André; Varela, André Silva, Corona. Allenatore: Nuno Espirito Santo

Arbitro: Szymon Marciniak (POL)

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About the author
Paolo Brescia
Press Officer & Consultant for brand management/ communication. Based in Rome, the eternal city. Author for VAVEL-Italia focused on As Roma.