L'arrivo alla Roma lo scorso Gennaio dopo sei mesi abbastanza complicati al Monaco è stato un toccasana per Stephan El Shaarawy. L'impatto con l'ambiente giallorosso è stato da subito positivo, il feeling con Luciano Spalletti è stato trovato in fretta e così il classe '92 è diventato un elemento importante di questa Roma. Magari non sempre da titolare, ma comunque da elemento sempre tenuto in considerazione.

Ai microfoni di Sky Sport El Shaarawy ha ripercorso i suoi mesi in giallorosso, partendo proprio dalla relazione che si è creata col passare delle settimane con Luciano Spalletti: " Diciamo che come inizio è stato molto positivo, non me l'aspettavo così quando sono arrivato a Roma, sono contento del mio rendimento. Spalletti? Mi ha trasmesso fiducia sin da subito, di questo lo devo ringraziare e quello che mi chiede è soprattutto la continuità nelle due fasi offensiva/difensiva, qualche rincorsa in più sull'avversario. Lo ascolto molto, mi sta aiutando e posso imparare ancora." L'inizio di questa stagione è stato un pochino più complicato a livello personale invece: "Ho iniziato con meno continuità quest'anno, ma come gruppo stiamo facendo bene ed è importante."

Spalletti ed El Shaarawy, vogliadiroma.com
Spalletti ed El Shaarawy, vogliadiroma.com

Un gruppo che secondo El Shaarawy può giocarsela alla pari con la Juventus: "Siamo il miglior attacco del campionato, con la continuità possiamo andare lontano, siamo migliorati ma non dobbiamo avere cali di concentrazione nei 90'. La distanza s'è accorciata, siamo fiduciosi." Anche grazie ad un attacco che in questo momento sta producendo cifre impressionanti: " I nostri attaccanti stanno bene, Dzeko sta avendo continuità, sta aiutando la squadra e per noi è importante. Ci sono tanti giocatori di qualità, anche in difesa stiamo lavorando bene, dobbiamo continuare così." A proposito di attaccanti, a Gennaio ci sarà da rimpiazzare Salah causa Coppa d'Africa: "Sostituire Salah a gennaio? Non è un problema, sarà una perdita importante ma abbiamo giocatori che possono sostituirlo, la cosa importante è che il mister ha dato a tutti la possibilità di essere determinanti e questo dà fiducia a noi giocatori."

A proposito di fiducia, Ventura in questo momento non sembra averne molta nel Faraone, rimasto ancora fuori dalle convocazioni del Ct. La Nazionale, però, resta un obiettivo: "Con il mister ho parlato quando è venuto a Trigoria a inizio campionato, io tengo molto alla maglia azzurra, ho fatto tutte le giovanili e vestire quella della Nazionale è un motivo di grande orgoglio. Quando sarò chiamato in causa, darò il massimo. Le parole di Ventura? Mi hanno fatto piacere anche se non mi ha convocato, speravo di essere convocato perché provava il 4-2-4, ma non è andata così."