Il Napoli di Maurizio Sarri si ritrova nel momento più difficile della stagione, battendo a domicilio la Roma di Luciano Spalletti ed accorciando proprio sui giallorossi, adesso a più due dai partenopei. Decide una doppietta di Dries Mertens, protagonista assieme alla banda Sarri di una prestazione maiuscola per ottanta minuti, nei quali gli ospiti sono riusciti ad aggirare la fisicità e l'agonismo di una Roma fin troppo remissiva nell'atteggiamento. Nel finale Insigne e compagni sprecano, lasciando aperta la porta al gol di Strootman che rinvigorisce i capitolini prima dell'assalto finale, reso vano da due interventi miracolosi di Reina, su Salah prima e su Perotti successivamente. 

Spalletti modella la sua Roma tornando al 4-2-3-1 di inizio stagione, con Rudiger e Juan Jesus sulle corsie laterali. Nainggolan tra le linee, oltre che in pressione sul play del Napoli, con El Shaarawy e Perotti ai lati di Dzeko davanti. Risponde Sarri con la conferma di Rog e la scelta dell'intelletto e la qualità di Jorginho e Mertens, in luogo dei muscoli e della fisicità di Diawara e Milik. Tornano Hysaj e Ghoulam sulle fasce. 

Primi minuti di gara tutti di marca ospite, con la Roma che sembra risentire del derby perso nella testa e, di conseguenza, nelle gambe. Tanti errori di misura che permettono al Napoli di pressare alto e di scappare negli spazi, con la tecnica nel fraseggio dei propri mediani. Poche le occasioni da rete, con i giallorossi che provano a mettere la testa fuori dal guscio appoggiandosi alla fisicità di Dzeko e Nainggolan centralmente, anche se la linea difensiva degli ospiti legge le iniziative con lucidità e puntualità. I primi sussulti portano la firma belga, da una parte e dall'altra: il trequartista di casa impegna Reina dalla distanza, mentre Mertens non gira bene di testa su cross di Hamsik. Scampato il pericolo il centrocampo di Spalletti sale di colpi ed intensità, alzando notevolmente il baricentro della propria azione e conseguenzialmente della squadra, che ne trae immediatamente beneficio; tuttavia, l'imprecisione di De Rossi e degli avanti di casa non permette alla Roma di capitalizzare. 

Perotti va in gol al minuto ventitré, fermato però da un galeotto tocco di mano. Risponde il Napoli, ma il destro di Callejon è sbilenco quanto velleitario. Nel momento migliore della Roma, il guizzo dei partenopei: Hamsik viene liberato sul centro-sinistra, non viene chiuso dal duo di mediani di casa, ed è perfetto nella verticalizzazione per Mertens, che di tocco beffa Szczesny. Il vantaggio napoletano provoca la reazione dei padroni di casa, confusionaria e poco lucida, che favorisce le ripartenze ficcanti dei partenopei, abili negli spazi con Hamsik e la velocità di Mertens. Il Napoli cincischia in fase di chiusura, ma la frenesia ottunde il sinistro di Strootman, fotografia di una squadra in confusione. La conferma arriva qualche minuto dopo, dove sempre sull'asse Jorginho-Hamsik il Napoli mette sotto scacco la mediana di casa: un fallo di Mertens, su Fazio, nega il raddoppio al belga, servito ancora una volta perfettamente dal capitano slovacco. L'ultima emozione è di marca romana, con El Shaarawy che cicca il destro dopo aver saltato ottimamente Hysaj, trovando puntuale la chiusura di Koulibaly poco prima dell'intervallo. 

Dries Mertens e Federico Fazio, in una fase di gioco - Foto CalcioMercato.com
Dries Mertens e Federico Fazio, in una fase di gioco - Foto CalcioMercato.com

L'avvio di ripresa è accompagnato da un violento acquazzone, mentre gli allenatori confermano i ventidue della prima frazione. Non cambia l'atteggiamento tattico degli ospiti, in costante pressione sui portatori di palla romanisti. La scossa per la Roma prova a suonarla Nainggolan, ma la sua conclusione viene smorzata da Koulibaly. Ad essere padrone del campo è tuttavia la squadra di Sarri, che approfitta dell'ennesima disattenzione romana per verticalizzare e raddoppiare: Hamsik allarga per Insigne, il partenopeo serve a giro il taglio di Mertens alle spalle di Fazio, prima dell'inevitabile 2-0. La squadra di Spalletti si riversa in attacco, con Perotti che dopo aver saltato Hysaj - in bambola - si vede negare il gol da una parata plastica di Reina. Bruno Peres e Salah le prime mosse del tecnico toscano di casa, che prova a suonare la carica e scuotere i suoi. E' però sempre il Napoli ad essere pericoloso: Callejon apre sul secondo palo per il solito Mertens, anticipato da Rudiger in angolo, non senza brividi. Il tarantolato belga va vicino alla tripletta anche qualche secondo più tardi, ma dopo il sombrero a Rudiger viene fermato da Szczesny. 

E' l'egiziano di casa a provare a caricarsi la squadra sulle spalle ma, sul suggerimento preciso di Nainggolan, l'ex viola perde il tempo per battere Reina. Le squadre si allungano a dismisura, con gli ospiti che hanno praterie per sfruttare le proprie caratteristiche. La sfida a distanza tra Salah ed il portiere spagnolo del Napoli continua qualche secondo dopo, con l'ex Liverpool che si salva in due tempi. Al quarto d'ora si vede anche Dzeko per la prima volta da inizio gara, ma le due occasioni, di testa e di destro, per il bosniaco, non vengono sfruttate a dovere. Le folate offensive dei capitolini vengono frustrate da un immenso Koulibaly nei minuti successivi, con gli ospiti che resistono con ordine e lucidità, senza però riuscire ad affondare il colpo davanti. Sarri, dopo essere stato espulso per proteste (eventuale rosso a De Rossi graziato da Banti), perde Mertens per infortunio, con Zielinski che ne fa le veci. La Roma nell'ultimo quarto d'ora non c'è più e non trova mai il tempo del pressing; il Napoli legittima, sprecando ripetutamente con Insigne e Zielinski al limite dell'area. 

Con le residue energie Salah prima e Dzeko successivamente provano ad accorciare il passivo, ma la scarsa misura penalizza ancora i romani. Le linee difensive giallorosse si dilatano a dismisura, con Rog che aggredisce la fascia centrale bevendosi Manolas in velocità, prima di calciare su Szczesny in uscita. Il Napoli non la chiude e si disunisce improvvisamente, lasciando spazio a Salah di involarsi tutto solo verso Reina: il tocco mancino dell'egiziano è preciso ma non troppo, spegnendosi sul palo a portiere battuto. L'episodio galvanizza i padroni di casa, Perotti cavalca l'out mancino, appoggia per il sinistro di Strootman che accorcia e mette paura al Napoli. Reina diventa eroe del pomeriggio partenopeo salvando per due volte, prima su Salah in uscita, poi sul destro di Perotti deviato da Albiol, prima del triplice fischio finale.