La lunghissima estate di Patrik Schick è finalmente giunta al termine. Il calciatore ceco è stato al centro di uno dei casi di mercato più clamorosi della storia della Serie A. Dopo ad aver accettato l'offerta della Juventus, non ha ottenuto, parzialmente, l'idoneità sportiva ed è quindi stato scartato dai bianconeri ed inseguito da tantissime squadre. Alla fine la Roma è riuscita a prevalere in questa trattativa, con un contratto molto particolare instaurato con la Sampdoria. Oggi è stato tempo di presentazione ufficiale, prima di lui ha parlato il ds della squadra Monchi, entusiasta di questo colpo che rappresenta il gran finale della sessione: "Questa è l'ultima presentazione di un giocatore che faremo in questo mercato, non ci saranno altri calciatori. Al contrario di tutti questi anni che ho trascorso da ds, la maggioranza a Siviglia, mi sento contento e soddisfatto di quest'operazione, fondamentalmente per aver portato a Roma un giocatore magnifico, ma soprattutto per aver trovato nel giocatore la voglia di venire qui. A livello sia personale che di club, sono soddisfatto".

Com'è nata la possibilità di acquistare questo giocatore, e come poi si è sviluppata: "I buoni giocatori trovano sempre spazio nelle squadre che hanno buone ambizioni: lui è un giocatore magnifico. Abbiamo battuto la concorrenza con un lavoro magnifico dell'allenatore, di Totti, della società nella persona di Baldissoni, mio personale. Patrik ha ritenuto questo prodotto ideale per sè".

Venerdì si giocherà un'amichevole dal grande valore simbolico contro la Chapecoense: "Credo che sarà una partita in cui si rovesceranno tanti sentimenti e sensazioni. Spero che sarà una partita che omaggerà il calcio brasiliano e le vittime di quel disastro: il calcio ha bisogno anche di questi momenti".

Il mercato in entrata è concluso, ma in uscita ci sono quattro giocatori che, possibilmente, cercheranno una sistemazione nelle prossime ore: "Sono situazioni differenti. In questo momento il lavoro è difficile, molto intenso, in particolare per le cessioni di Gyomber e Vainqueur. Con Tumminello stiamo studiando con tranquillità le soluzioni perchè può anche tranquillamente rimanere qui, visto quanto mi ha detto il mister. Se trovassimo un'opzione di mercato che permetterà al giocatore di crescere la accetteremo, per noi ha un valore molto importante. In quanto a Castan è una situazione differente, perchè se non incontriamo una società disposta ad accontentare noi e soprattutto lui può tranquillamente rimanere qui". Non farà parte di questi ceduti El Shaarawy: "Non c'è nessun'offerta, resta qui".

L'alternativa al ceco era Riyad Mahrez, una trattativa poi sfumata per una ragione semplice: "Non puoi comprare qualcosa da qualcuno che non vuole vendere, indifferentemente da quello che offri: a un certo punto, anche se non vuoi, la negoziazione deve essere interrotta".

Il dirigente spagnolo chiude con un retroscena molto interessante questa intervista. E poi preferisce non addentrarsi nella questione del ruolo che lo slavo dovrebbe ricoprire da nuovo calciatore giallorosso: "Svelo un piccolo segreto che Patrik sa. Il primo viaggio da direttore sportivo della Roma l'ho avuto per lui a Milano, risale a due mesi fa circa. Patrik è sempre stata una nostra ossessione. La prima opzione, per circostanze strane da noi, per lui era la Juve, poi è successo quello che è successo. La prima questione che ho seguito è stata la sua. La questione tattica non mi interessa: il mio obbligo è dare i migliori giocatori possibili all'allenatore. La decisione tecnica sul suo ruolo spetta all'allenatore. Penso che ci sia spazio tecnico per Florenzi, Schick, Under, Dzeko. Abbiamo il miglior allenatore possibili per schierarli tutti".

Il giocatore Patrik Schick ha iniziato in seguito a parlare, ribadendo il suo stato di salute fisica: "Sto bene e sono pronto per giocare la mia prima partita". A proposito di debutto, dovrebbe essere venerdì nell'amichevole sopracitata: "Giocherò venerdì probabilmente la mia prima partita con la Roma. Guardo avanti e voglio avere contatto con i tifosi, dopo averlo fatto in aeroporto, dove è stato molto bello".

Il ragazzo sembra tranquillo anche quando si tocca un argomento delicato come lo Scudetto: "So che la Roma è arrivata seconda, ha preso tanti giocatori ma ne ha persi anche tanti. Questa squadra ha tante ambizioni, so che la prossima stagione possiamo fare grandi cose".

Il caso incredibile di mercato ha messo in bocca all'attaccante classe 1996 tante suggestioni, idee, parole. Lui però ricorda di aver mantenuto sempre la massima riservatezza riguardo alle sue scelte: "Tutto quello che è successo con la Juventus è successo, non voglio parlarne, questo è il calcio. Non sono arrabbiato di quello, sono felice di essere qui. Non ho mai fatto interviste nel passato su dove sarei voluto andare, non ho mai espresso il mio parere su dei progetti, non ho mai parlato con giornalisti dopo l'Europeo under-21. Ne avete parlato solo voi, non ho detto niente. Ho scelto Roma per una ragione semplice: non c'è differenza con la Juve, sono top clubs con le stesse ambizioni, per la Roma poi ho sempre avuto simpatia e mi piace il loro stile di gioco".

Diventerà il più pagato della storia del club: "Ne sono a conoscenza, ma non è importante per me, forse è una domanda migliore per il direttore. Sono qui per giocare a calcio, non mi importa quanto costo, voglio concentrarmi solo sul campo".

Non c'è nessuna questione tattica riguardo il ruolo (fonte Forzaroma.info): "In nazionale ho sempre giocato come centravanti, il ruolo che prediligo. Non ho problemi a giocare a destra. Sono mancino e tendo ad accentrarmi col sinistro, quindi non sarebbe un problema giocare lì".

Francesco Totti ha avuto un'influenza pesante nella trattativa: "Sì è vero, ho ricevuto un messaggio da Francesco, ma è un messaggio privato, in quanto tale resterà tra noi. E’ un nostro segreto".