Giornata cruciale per il gruppo Ivan Lendl. Dopo i risultati d'esordio - successo in rimonta di Novak Djokovic e affermazione esemplare di Milos Raonic - si torna in campo per la seconda tornata, con i primi verdetti sul piatto. Nel pomeriggio - il via alle 15 ora italiana - spazio agli sconfitti d'avvio, Monfils e Thiem, in serata, fuochi d'artificio tra Nole e Milos, a caccia della seconda affermazione e di un biglietto per la semifinale. 

Monfils - Thiem 

Difficile identificare un logico favorito. Entrambi prediligono altra superficie, entrambi attraversano una fase non scintillante di stagione. Thiem è in evidente debito fisico e mentale. Le energie nervose sono al lumicino, come dimostrano le recenti apparizioni. Dopo la finale a Metz, un cammino incerto a Chengdu, Beijing, Vienna ed infine Parigi, con la battuta d'arresto al primo turno con l'americano Sock. Sorte simile per Monfils, bravo a raggiungere la semi a Tokyo, prima di capitolare repentinamente a Shanghai e Stoccolma. 

Esiste un unico precedente tra i due. Lo scorso anno, semifinale sul rosso di Umago, vittoria in tre set di Thiem, dopo un primo parziale di marca francese. Nessun confronto, invece, nella stagione corrente. Forfait di Monfils prima della sfida di Cincinnati. 

Djokovic - Raonic 

Più antica la rivalità tra Raonic e Djokovic. Il vantaggio del serbo è netto. Sette partite in archivio, sette affermazioni dell'ex numero uno. Raonic ha dalla sua un solo set, strappato al cannibale Nole sulla terra di Roma nel 2014. Incrocio recente a Indian Wells e Madrid. Nel miglior momento di stagione di Nole, poca storia. 62 60 in finale sul veloce, 63 64 nella "polvere" spagnola. Djokovic pare avere - su ogni superficie - le giuste risposte alle bordate del colosso canadese. 

A ridurre il disavanzo, lo stato attuale dei contendenti. Djokovic è nervoso, paga un finale in ribasso - in conferenza stampa, uno sfogo inusuale - mentre Raonic - aldilà della rinuncia alla semifinale di Parigi per noie fisiche - appare perfettamente centrato. La contesa con Monfils scioglie ogni dubbio, Raonic ha un piano di gioco definito, rispetto al passato è estremamente più completo e riesce a sfruttare una gamma di soluzioni più varia. 

Djokovic parte in leggero vantaggio, per caratura ed esperienza, perché ha una base difensiva in grado di disinnescare le sortite canadesi, ma deve fornire una prestazione di primo piano, per non cedere alle carenze attuali, ad interrogativi via via più fondati. 

Prima giornata

Djokovic - Thiem 67 60 62 

Raonic - Monfils 63 64 

Programma

Monfils - Thiem ore 15 

Raonic - Djokovic